VALENTINO A VENEZIA: il riflesso della bellezza haute couture

Grande performance quella di Pierpaolo Piccioli per Valentino in quel di Venezia, nel complesso delle Gagiandre dell’Arsenale, con i suoi 84 abiti da sogno.

Presenta la collezione fall/winter 2021/22 in collaborazione con 17 artisti con i quali pensa 20 degli 84 abiti portati in passerella. Un dialogo alla pari con gli artisti, alcuni rinomati ed altri emergenti, per creare abiti haute couture indossabili! Questo è stato il parametro entro cui hanno lavorato alla collezione.

La collezione, caratterizzata da un utilizzo dei colori e una palette diversa e vigorosa, diventa una performance suggestiva tra i colori del tramonto che esaltavano quelli degli abiti, il verde intenso, il fuxia, il viola, il rosso, il giallo e il marrone, i quali si riflettono dalla passerella serpentina sull’acqua che accerchiava l’architettura.

La sequenza dei vari modelli vede un mix donna-uomo partendo dai segni grafici di Sofia Silva riprodotti sulla tela, al paesaggio di Andrea Respino che diventa un cappotto composto con la tecnica del patchwork con oltre 150 tessuti. Si continua con il cinese Wu Rui e la brillante sottoveste di paillettes color acqua sormontata da una cappa dal tessuto increspato, un abito basato sulla ricerca del “colore della luna che si rispecchia di notte nel lago”,  fino all’abito da sera con i corpi intrecciati di Alessandro Teoldi, composto da tutte le tonalità di rosso presenti nell’archivio Valentino.

Come resa finale, Venezia è stata una scelta azzeccata, legata proprio al connubio con l’arte, in particolare la zona dell’Arsenale, zona dove si arenavano le barche nel Cinquecento. Piccioli ha voluto fortemente questa collaborazione per sottolineare ancora una volta come ci sia sinergia tra l’arte e la moda, due forze espressive in modi diversi ma che hanno lo stesso scopo, quello di stupire.

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