Trova un Habitat. L’arte indigena contemporanea.

Tradizioni e rituali sono espressioni culturali della società, sono misura delle cose sul metro del tempo, attraverso la loro evoluzione ed i loro ancoraggi. Nell’ampio spettro delle arti le tecniche ed i materiali diventano protagonisti dell’opera d’arte o elementi di espressione imprescindibili, sono eredità del momento e spesso anticipazione, è un incontro che modellato dagli artisti diventa narrazione del tempo passato, presente e futuro.

L’artista Aluaiy Pulidan “figlia del sole”, proviene dalla famiglia del leader appartenente al villaggio di Paiwan, il suo retaggio le ha fornito grande confidenza con abbigliamento e gioielli tradizionali, nel suo percorso formativo  grazie a  studi approfonditi e apprendistato è riuscita a padroneggiare tecniche e significati: nella sua opera riporta intrecci, metodi di tessitura e colori appartenenti alle consuetudini del suo popolo, racconta delle donne del suo territorio e dei loro simboli.

La  sua opera è parte della mostra Between Earth and Sky, progetto presentato all’interno della decima triennale d’arte contemporanea Asia Pacifico (APT10) al QAGOMA, a cura dell’artista Etan Pavavalung e di Manray Hsu. Si tratta di una mostra sull’arte indigena contemporanea Taiwanese dove otto artisti autoctoni si incontrano e dialogano attraverso le loro opere, raccontando un pezzo della loro storia presente e passata al mondo.

La sua installazione dal titolo Find a Habitat realizzata con l’aiuto della gente di Paiwan è un insieme di rame, lana, seta e cotone. Appare come un organo satellite del corpo, spogliato del suo involucro, che cerca attraverso le sue terminazioni nervose un preciso nutrimento dall’aria e dalla solidità della terra; piccoli ventricoli si ergono pompando energia che il colore vibrante spinge in continuo mutamento; questa isola semi-fluttuante seppur statica ci racconta movimento, voglia di esplorare lo spazio a volte con leggerezza, altre con decisa solidità; racconta lo spirito del villaggio che a causa del tifone Morakot è andato distrutto e poi pian piano ricostituito, filo dopo filo.

Di questo processo di ricostruzione Aluaiy Pulidan è attiva operatrice, ha fondato Daughter of the Sun Cultural and Creative Space, luogo di scambio e arricchimento culturale, dove prolifera l’utilizzo delle tecniche tradizionali per la realizzazione di installazioni e progetti.

Articolo di Ilaria Tomaselli

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