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Mary Katrantzou prima AD Bvlgari accessori

Un momento fertile per il mondo della moda con arrivals and departures. Tra i grandi marchi che stanno ridefinendo le proprie fila, anche Bvlgari annuncia una nuova posizione all’interno del proprio prestigioso organico, posizione mai aperta in 140 anni di storia della Maison.

Diventa direttore creativo del reparto accessori e pelletteria Mary Katrantzou, lungimirante designer anglo-ellenica che con Bvlgari condivide codici estetici e sincretismo.

Mary Katrantzou nasce ad Atene del 1983, in qualche modo figlia d’arte, da madre interior designer e da padre ingegnere tessile. Si forma alla Central Saint Martins College of Art and Design di Londra, e nel 2008 in occasione del suo show di laurea viene notata da quelli che diventeranno i suoi primi rivenditori (Browns, Joyce, Colette).

La collezione presentata è un’anticipazione del suo stile: il concetto base del suo lavoro è impreziosire gli abiti con stampe trompe l’oeil di gioielli oversize, su abiti in jersey. Le percezioni del concreto vengono completamente alterate dalle sue proposte: gioielli impossibili, importanti, stampati in maniera assolutamente iperreale su seta.

Grazie alla sua intuizione ed alla sperimentazione di tecniche di stampa, viene definita la Regina. Si ispira all’haute couture, la rielabora, la rende innovativa, affermando che “la stampa può essere definitiva come un taglio o un drappeggio e consente alla donna di filtrare la bellezza che si trova nel design. Le nostre collezioni creano una simbiosi tra il mondo della tecnologia digitale e l’artigianato tradizionale, aprendo un vasto spettro di possibilità. Posso creare possibilità dall’impossibile, surrealismo dal realismo, ed entrambi viceversa”. 

Il focus dei suoi progetti è la sperimentazione attraverso cui mescola artigianato e tecnologie, creazioni dall’estetica contrastante, ma fortemente femminile ed audace.

Numerosi i riconoscimenti negli anni, premi come lo Swiss Textiles Award, il Designer of the Decade o il British Fashion Award for Emerging Talent, per citarne alcuni, così come le collaborazioni in capsule per Victoria’s Secret, Longchamp, Moncler, Topshop e Adidas Originals.

Ha disegnato i costumi per diversi balletti (NYC Ballet, Opera di Parigi, Balletto dell’Opera Nazionale Greca) e nella sua giovane carriera può vantare esposizioni al Metropolitan Museum of Art di New York e al Victoria & Albert Museum di Londra.

Un fresco talento di quelli che non si incontrano spesso e su cui Bvlgari investe anche prima di oggi. Nel 2019 la collezione Katrantzou SS 2020 “Wisdom Begins in Wonder” sfila nel Tempio di Poseidone, in occasione della celebrazione del trentesimo anniversario dell’associazione ELPIDA, a sostegno dei bambini malati di cancro.

Gli accessori scelti, per impreziosire i suoi abiti, sono proprio di Bvlgari, collezione Heritage. Da quel momento iniziano le collaborazioni con la Maison di Alta Gioielleria: disegna un’edizione speciale del flacone di Bvlgari Omnia ed interviene nella capsule “Serpenti” con la rielaborazione di borse ed accessori tessili.

Jean-Christophe Babin, CEO di Bvlgari, ha commentato con orgoglio la nomina di Mary Katrantzou, dicendosi certo che il rapporto tra la Maison e la designer porterà a grandi successi, “Mary condivide con Bvlgari non solo le origini greche, ma soprattutto la ricerca dell’eccellenza nella scelta dei materiali e nel modo in cui vengono trasformati con un’enfasi particolare sull’artigianalità, oltre ad un amore appassionato per i colori.”

La prima collezione Katrantzou chez Bvlgari sarà disponibile a partire da agosto 2024 nelle boutique della Maison. Nel frattempo, potremmo deliziarci del lavoro di Mary in occasione delle prossime Olimpiadidi Parigi del 26 luglio 2024, per cui la designer ha progettato i costumi che vestiranno gli atleti durante la cerimonia di accensione e consegna della torcia olimpica. Un vero tripudio di ellenicità!

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Quando l’arte incontra il design: i gioielli di Federica Scillia

Federica Maria Scillia è una giovane orafa siciliana, designer del gioiello e gemmologa, è anche la
creatrice della collezione “Les Petites”.

Federica Scillia nel suo laboratorio | Fotografia di Simona Di Stefano @simonadst

Classe 1991, nasce a Palermo, e dopo aver conseguito la maturità classica, Federica, sceglie di
frequentare l’Harim, Accademia Euromediterranea di Catania, che le consente di approfondire e
perfezionare le proprie capacità pratiche e artistiche nel settore orafo. Filo conduttore di tutta la sua
vita è stata, infatti, la passione per il disegno e la creazione artigianale, il particolar modo di monili
preziosi.
Conseguito il Diploma di Laurea nell’anno 2017, Federica partecipa e vince un concorso
indetto dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte di Milano che le consente di intraprendere uno
stage lavorativo presso il laboratorio orafo del maestro Salvatore Messina, a Catania, per
perfezionare e mettere in pratica quanto appreso durante gli studi.

Sviluppatesi le sue già innate capacità di apprendimento e di creatività, e subito dopo aver terminato
lo stage, la giovane designer viene assunta dal maestro Messina e per arricchire il proprio bagaglio
professionale, consegue anche un diploma di gemmologia presso IGI Antwerp.
Noi di Madin siamo andate ad intervistarla direttamente nel suo laboratorio:


Raccontaci chi sei!

Sono un’orafa, designer del gioiello e gemmologa orgogliosamente siciliana, ma prima di essere
quanto detto, indubbiamente, sono una “dreamer” una persona che crede nelle proprie potenzialità e
nei propri sogni.


Come nasce la passione per i gioielli?

Indubbiamente la persona che mi ha trasmesso la passione per i gioielli è stata mia madre. Ricordo
che quando ero piccola la ammiravo mentre li indossava, ma, non desideravo solamente emularla,
io avevo desiderio di creare dei gioielli. Ho ritrovato un quaderno, che custodisco gelosamente,
dove da bambina disegnavo le mie parure preziose. Da adolescente, grazie all’aiuto di mio padre e
di alcuni strumenti rudimentali ho poi cominciato a realizzare i miei primi gioielli in filigrana
d’argento.

Dettaglio saldatura | Fotografia di Simona Di Stefano @simonadst


A cosa pensi quando crei?

Immaginate gli ingranaggi di un orologio, perfetti e coordinati tra loro, ecco, questa è l’idea che ho
della mia mente quando creo. Bisogna stare attenti a non commettere errori di esecuzione durante le
varie fasi di lavorazione del gioiello, ma nello stesso tempo, da designer, bisogna saper mettere quel
dettaglio in più per arricchire e rendere unico il gioiello che stai creando.


Come si chiama la tua prima collezione?

La mia prima collezione si chiama “Les petites” realizzata interamente a mano in oro e argento.
Design minimal e linee sottili, questa collezione è stata ideata per chi vuole indossare un dettaglio
prezioso.
Ho voluto provare a mettermi in gioco in prima persona, per la prima volta e devo dire che è andata
piuttosto bene, i gioielli sono stati apprezzati dalle clienti di tutte le età.


Progetti in cantiere?

La vita di un designer è sempre un “cantiere”, ho mille progetti per la testa, ma concretamente sto
già realizzando la collezione primaverile per la linea “Les petites”.

Visita il profilo di madin su Instagram per scoprire il video!

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Il Metaverso dei gioielli: le opere di Kris Ruhs

Nel 2016 la Fondazione Sozzani, di Carla Sozzani, luogo di sperimentazione e promozione delle arti visive tra fotografia e moda, si apre al metaverso e alla crypto arte, concependo una mostra di opere create dal noto artista newyorkese Kris Ruhs. Tali opere si esplicitano in una particolare collezione di gioielli scultorei “NFT Genesis Jewelry” progettati per essere indossati nella realtà aumentata.

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Kris Ruhs, classe 1952, frequenta la School of Visual Arts di New York City, città natale in cui apre il suo primo studio creativo. Sin da subito si distingue per la sua capacità di percepire ogni materiale con una potenzialità strutturale elevatissima, lavorandolo in modo tale da estrapolare tale potere e renderlo visibile e andare oltre i consueti confini della scultura e della pittura. In quanto artista esploratore, Ruhs sperimenta la forma in relazione alla luce, gioca con la percezione del materiale e la sua espressione riflessa, come avviene soprattutto per la collezione di gioielli da poter esplorare all’interno del sito personale dell’artista (http://www.krisruhs.com/). Ed è proprio attraverso i gioielli che Ruhs esplora un ulteriore mondo, quello del metaverso.

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Ormai da diversi anni il metaverso è entrato a far parte della nostra vita, aggiungendo una dimensione ulteriore al mondo circostante. Nell’arte e nella moda è un contenitore di infinite possibilità creative e percettive come nel caso della collezione “NFT Genesis Jewelry” in mostra alla Fondazione Sozzani. La reale possibilità per la Fondazione di entrare nel mondo del metaverso, nasce grazie all’amicizia con TailorVentures, fondatore della società di Venture Capital del settore tecnologico, che ha ideato la piattaforma Xbinary e curatore del progetto NFT Genesis Jewelry.

Per l’occasione sono stati selezionati da Xbinary sette pezzi unici di gioielli scultorei di Kris Ruhs, provenienti dal suo archivio, etrasformati nelle loro repliche digitali con la realtà aumentata, resi disponibili all’interno del marketplace di DressX, piattaforma internazionale di moda digitale.

“NFT Genesis Jewelry permette di vivere un’esperienza interattiva, immersiva, e di esplorare l’arte digitale con lo scopo di limitare il consumo permettendo di scegliere consapevolmente un pezzo di arte da indossare digitale o fisico”.

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XBINARYtransforms,adapts, andtranscriptsacuratedselectionofartworksto thedigitalrealm,creatinguniquecryptoartpieces,augmentedrealityexperiencesandMetaverse-readycollectibles”.

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All’interno della piattaforma si possono trovare le tre attuali mostre attive, “Jenesis Jewlery”, “Heroes Hexhibition” appartenenti alla Fondazione Sozzani, ed “Heroes Drop 1” per Foundation Mktpl. 

Il mondo digitale rende così possibile indossare in una realtà diversa da quella materiale, oggetti, gioielli virtuali e altro anche in momenti quotidiani della vita. Equivale ad un investimento secondo Tailor Ventures, esperto in sicurezza informativa il cui progetto di Xbinary nasce semplicemente con l’intenzione di avvantaggiare il mondo luxury. 

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Tailor afferma “L’idea è partita dallo spunto di DressX, piattaforma di moda digitale con cui collabora, la quale che traspone nella realtà virtuale le collezioni nate nel mondo fisico. Associando questo concetto a quello di NFT, ecco XBinary: rendere indossabile, magari durante una video call, un gioiello virtuale trasformato a sua volta in un’opera d’arte digitale, perfettamente tridimensionale ma soprattutto unica”.